Guida al matrimonio > Matrimonio in Comune
Il matrimonio civile viene celebrato dal Sindaco o da un Ufficiale di Stato civile nel Comune di residenza di uno dei due fidanzati.
Il rito civile è molto più breve di quello religioso, e consiste in alcune domande formali ai futuri sposi e nella successiva lettura da parte del sindaco (o chi per lui) degli articoli del Codice Civile che riguardano i diritti e i doveri dei coniugi.
Il tutto in presenza di due testimoni (al contrario del rito religioso essi non possono essere più di due).
E' possibile celebrare le nozze in un Comune diverso, previa autorizzazione rilasciata dal Comune di residenza.
Negli ultimi anni il costume sta cambiando anche la celebrazione dei matrimoni civili. Non è raro, infatti, che per l'occasione i futuri sposi si rivolgano a fiorai per addobbare la sala comunale e musicisti che sottolineino i momenti più importanti.
Molti Comuni stanno inoltre adibendo alla celebrazione dei matrimoni, appositi luoghi, anche al di fuori della casa comunale, con l'intento di offrire uno scenario più romantico.
IN ITALIA POSSONO SPOSARSI:
1. I cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età e che abbiano libertà di stato. Per libertà di stato si intende che non siano legati da un precedente matrimonio civile o da uno religioso che sia stato scritto nei registri dello stato civile.
2. I cittadini che non siano legati da vincoli di parentela, affinità, adozione ed affiliazione, nei gradi stabiliti dal Codice Civile.
3. I cittadini che abbiano compiuto 16 anni, provvisti di autorizzazione del Tribunale dei minori.
4. I cittadini già coniugati che abbiano ricevuto l’annullamento del matrimonio religioso o la cessazione degli effetti del precedente matrimonio civile.
Casi particolari:
Minorenni: si necessita di un documento di autorizzazione del Tribunale dei minori;
Donne vedove da meno di 300 giorni: E' necessario presentare il documento di autorizzazione del Tribunale civile;
Cittadini stranieri: è necessario un certificato di capacità matrimoniale, rilasciato dall'autorità competente del proprio paese di origine, e, in alcuni casi, un atto di nascita tradotto in italiano dal consolato o dall'ambasciata. Anche lo straniero è tuttavia soggetto alle disposizioni del codice civile italiano.
Tra i Paesi europei è stata stipulata una convenzione secondo cui il matrimonio viene trascritto automaticamente nel Paese d'origine. Per i Paesi che non hanno aderito alla convenzione è possibile ottenere un certificato di matrimonio plurilingue che ne facilita la trascrizione in breve tempo.
Clicca per un elenco completo della documentazione richiesta:
Documenti per matrimonio Civile
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