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In Gran Bretagna il tasso di divorzi dopo il primo matrimonio è del 40%, dopo il secondo del 50% e dopo il terzo del 60%

Liz Taylor e Richard BurtonLONDRA – Nonostante sempre più matrimoni finiscano in divorzio (40% nel caso della Gran Bretagna) ci sono sempre più persone che decidono di riprovarci, risposandosi per la seconda ma anche terza o quarta volta. In questi casi, la percentuale di fallimento è ancora più alta, si parla del 50% di rotture nel caso di secondi matrimoni e di oltre il 60% nei casi di terzi o quarti tentativi (Liz Taylor docet). Eppure, in quello che è stato descritto come «il trionfo della speranza sull’esperienza», esiste un vero e proprio boom di secondi matrimoni in Gran Bretagna e così il prestigioso quotidiano Times ha pubblicato una guida che comprende delle regole su come far funzionare i ripetuti tentativi di serenità nuziale. Val Sampson, un esperto di problemi della coppia, che gestisce un sito in cui aiuta divorziandi a ricostruirsi una vita spiega: «E’ incredibile quanta gente non capisca che cos’è andato storto durante il primo matrimonio. Si lanciano in una nuova relazione senza aver analizzato quello che ha fatto fallire la prima e così rischiano di commettere esattamente gli stessi errori».

UOMINI POCO INDIPENDENTI - Secondo i dati, sono soprattutto gli uomini a cercarsi immediatamente un nuovo rapporto. Gli uomini che si risposano, dopo una prima delusione, sono esattamente il doppio rispetto alle donne. «Questo è perché gli uomini tendono a dipendere dalle donne per tutto quello che concerne l’emotività», sostiene Sampson, che spiega: «In genere gli uomini fanno più fatica a mantenere una buon livello di soddisfazione emotiva da soli, rispetto alle donne, che invece sono più indipendenti in questo campo. Quando gli uomini si trovano single, si sentono vulnerabili e cercano di rimpiazzare il precedente rapporto emotivo con uno nuovo al più presto. Per le donne è diverso, perché sono capaci di trarre l’emotività di cui hanno bisogno anche dagli amici».

LE REGOLE DA SEGUIRE - Una delle regole fondamentali, quindi, prima di rituffarsi in un nuovo matrimonio, è capire che cos’è stato che ha distrutto quello precedente ed evitare di commettere gli stessi errori. Un’altra concerne i figli di ambedue le parti, ovvero la famiglia allargata. Secondo Penny Mansfield, dell’organizzazione One Plus One, esperta di problematiche famigliari, uno dei più grossi ostacoli alla riuscita di un secondo matrimonio è la presenza dei figli da precedenti legami. Il livello di ostilità verso i nuovi partner dei genitori è generalmente alto e può, alla lunga, intaccare anche i rapporti più solidi: «Se avete figli, il vostro nuovo partner deve assumere un ruolo genitoriale estremamente complicato. I ragazzi possono mal tollerare la presenza di un intruso in famiglia e ci si trova ad avere a che fare con un gruppo di persone molto più vasto di quello in una famiglia tradizionale». La regola di base, in questi casi, è quella di rispettare i bambini, lasciar loro lo spazio e il tempo che richiedono per abituarsi alla nuova soluzione famigliare e mai e poi mai costringerli a scegliere un genitore sopra l’altro.

FIGLI GRANDI - Tanti coniugi infelici raccontano di voler aspettare a divorziare almeno fino a quando i ragazzi saranno grandi. «Questo presuppone che ne soffriranno meno», dice Sharon Chapman, consulente di coppia all’organizzazione Relate, «ma non è assolutamente vero. Ci sarà sempre un forte impatto sulla vita emotiva dei figli e non esiste un’età migliore di un’altra. A volte, più sono grandi e più sono sensibili».

INFEDELTA' RECIDIVA - Infine, una delle regole più importanti concerne le ragioni per le quali il precedente matrimonio del vostro partner non ha funzionato. Se si tratta di infedeltà, qui si apre un nuovo capitolo sottolineato in rosso. La Sampson avverte: «Siete sicure che volete sposarvi con un uomo che ha tradito la precedente moglie? Come fate a sapere che non lo rifarà con voi?. Se il vostro partner è stato colpevole di una scappatella, passi. Ma se ha tradito più di 3 volte, per esperienza solo una consulenza di coppia può salvare il nuovo legame».

Deborah Bonetti



Fonte: corriere.it  
 
 
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