Guida al matrimonio > Matrimonio in Chiesa
Trattiamo qui del Matrimonio secondo il rito della Chiesa Cattolica, essendo questo il culto largamente più diffuso in Campania e Italia. Per i riti secondo gli altri culti religiosi si rimanda ai siti di riferimento delle varie Chiese.
Per sposarsi in Chiesa, prima di tutto bisogna partecipare al "corso di preparazione al Matrimonio", che è stato istituito da qualche anno a questa parte, e che è una sorta di breve catechesi per spiegare ai futuri sposi cosa è il Matrimonio per i cristiani e come esso viene celebrato in Chiesa. Il corso è generalmente obbligatorio e si tiene, con modalità diverse, in ogni parrocchia.
Alla fine viene rilasciato un attestato, che dovrà essere presentato insieme agli altri documenti; è importante, quindi, informarsi per tempo presso la parrocchia in cui si è deciso di sposarsi.
E' bene ricordare anche in questa sede, che la Chiesa non ammette il divorzio. Non staremo qui a dissertarne le ragioni, anche se in fondo basta riflettere sulla promessa che gli sposi si scambiano davanti a Dio per capire che è una promessa fatta per tutta la vita: "...prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita"...
Tuttavia, in alcuni casi particolari, si può ottenere l'annullamento del matrimonio.
E' una cosa diversa dal divorzio, perché con l'annullamento non si interrompe un Matrimonio, ma si dimostra che il legame non è mai esistito, cioè è nullo, come se non fosse mai stato celebrato.
Ovviamente, perché ciò avvenga bisogna dimostrare che ci sia un valido motivo o vizio di forma durante la celebrazione.
Le pratiche per l'annullamento competono al tribunale Ecclesiastico.
Grazie al rito concordatario, il matrimonio in chiesa viene riconosciuto anche civilmente, quindi dopo aver fatto le pubblicazioni non c'è più bisogno di tornare in comune.
Durante il rito religioso, vengono letti agli sposi gli articoli del codice civile che riguardano obblighi e diritti derivanti dal matrimonio, in presenza dei testimoni. Per legge è sufficiente, un solo testimone per ciascuno, ma la tradizione ne concede fino a due. I testimoni sono seduti accanto agli sposi per tutta la celebrazione e alla fine sono chiamati a firmare, insieme ad essi, l'atto di matrimonio.
Alla fine della messa (o prima) si deve anche comunicare al parroco se si vuole avvalersi del regime di comunione o di divisione dei beni. Tale scelta potrà essere successivamente cambiata con dichiarazione resa ad un notaio, trascritta e annotata sull'atto di matrimonio a cura dell'Ufficio di Stato Civile.
Detto ciò passiamo alla documentazione richiesta:
Documenti per matrimonio in Chiesa
Guida al matrimonio > Matrimonio in Chiesa |